Presentato in anteprima nella sezione Panorama del Festival di Berlino, dove ha ottenuto il premio come Miglior film per la giuria C.I.C.A.E. e il Premio Europa Cinema Label, “La sala professori” diretto dal regista tedesco Ilker Catak e’ uno dei film piu’ interessanti della stagione, in finale agli Oscar come miglior film straniero.
Quando la nuova insegnante di matematica e di educazione fisica di una seconda media tedesca, Carla Nowak, decide di prendere l’iniziativa per scoprire chi è il responsabile dei furti che si sono verificati nella scuola, lo fa con le migliori intenzioni.
Prima su tutte quella di interrompere la prassi degli interrogatori ai danni di studenti innocenti e di liberarli dall’ombra del pregiudizio che grava su di loro.
Sa benissimo, perché lo ha visto con i suoi occhi, che, per esempio, anche tra il corpo docente c’è chi non brilla per onestà. E sa benissimo, perché lo insegna in classe, che una tesi ha bisogno di una dimostrazione valida, da condursi passaggio dopo passaggio, altrimenti si finisce nell’ambito dell’opinione, nel relativismo, nell’anarchia.
Eppure la sua azione finisce per innescare una reazione a catena, che sfocia proprio là dove Nowak non avrebbe mai voluto, in quell’immagine finale, che è iconograficamente associabile a una vittoria, ma racconta una tragica sconfitta.
Con Leonie Benesch, Leonard Stettnisch, Eva Löbau e Michael Klammer.
Sentiamo la bella recensione di Ornella Dallavalle che ha visto in anteprima questa pellicola:
“Carla Nowak è docente di matematica ed educazione fisica in una scuola media tedesca. È una persona empatica, intelligente e ha un’ottima relazione con i suoi studenti a cui insegna che una tesi ha sempre bisogno di una dimostrazione valida, da condursi passaggio dopo passaggio, altrimenti si finisce nel relativismo, nell’anarchia.
Stanca delle continue accuse e degli interrogatori a cui devono sottoporsi i suoi alunni decide di prendere l’iniziativa per scoprire chi è il responsabile di una serie di furti che si sono verificati nella scuola. Prima capisce che nel corpo docenti c’è chi non brilla per onestà (e dimentica di pagare il caffè) poi escogita un piano: lascia la sua giacca (e il suo portafoglio) in sala professori, di fronte al suo pc che ha la telecamera accesa. Agisce con le migliori intenzioni (e scopre il colpevole) eppure la sua azione finisce per innescare una serie di reazioni a catena che portano a quella scena finale di apparente vittoria ma di reale sconfitta perché punisce proprio chi lei voleva proteggere.
Tutto il film ruota intorno ad un solo fatto ma quel fatto ha molte conseguenze. Si toccano i temi della responsabilità personale, del comportamento collettivo, di come si debba lottare per difendere quei valori essenziali di onestà e giustizia ma soprattutto del coraggio che ci vuole per pensare e agire diversamente dal gruppo.
Ricco di tensione, “La Sala Professori” coinvolge lo spettatore trasformando la scuola in un campo di battaglia e fa riflette sui temi della diffamazione e del coraggio che bisogna avere per difendere la verità.”
Facciamoci un’idea di questo film con il trailer ufficiale !!