La guerra colpisce di più chi la subisce

Sono passati ben 5 anni da quando l’ultimo film di Claudio Giovannesi (“Fiore“, “La paranza dei bambini“) aveva vinto un premio importante al Festival di Berlino e adesso il regista romano finalmente ritorna a dare notizie di se con questo interessante “Hey Joe“.

 

New Jersey, Stati Uniti.
Dean Barry, un veterano americano che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la seconda guerra mondiale, ritorna in Italia, a Napoli, all’inizio degli anni ‘70, per conoscere suo figlio.
Dean vorrebbe recuperare venticinque anni di assenza, ma suo figlio ormai è un uomo, è cresciuto nella malavita, è stato adottato da un boss del contrabbando e non ha nessun interesse per il padre americano.

 

Nel cast la star James Franco con Francesco Di Napoli, Aniello Arena e Giulia Ercolini.


 

Ecco quello che ha detto il regista nelle note di questo film:
 
“Hey Joe è un film sulle conseguenze della guerra, sul rapporto tra Stati Uniti e Italia raccontato attraverso la relazione tra un padre e un figlio.
L’esercito alleato ci ha liberato dal Nazifascismo. Ma quando gli Angloamericani sono arrivati a Napoli nel 1943, gli italiani erano un popolo vinto e Napoli una città distrutta dalle bombe. Non c’era cibo, così Napoli si è trasformata in un gigantesco bordello.
Tre libri raccontano questo: The Gallery di Norman Lewis (un ufficiale inglese), Naples ’44 di John Burns (un ufficiale americano) e La Pelle di Curzio Malaparte (ufficiale italiano durante la Seconda Guerra Mondiale).
 
C’era il problema della sifilide, così molti soldati, per non frequentare le prostitute, sceglievano ragazze povere: la relazione tra i militari angloamericani e le donne italiane si basava sulla fame e i sentimenti nascevano dal bisogno.
Questa è la colpa del protagonista, che porta su di sé una colpa della Storia.
 
E’ una storia realmente accaduta, diventata leggenda nei Quartieri Spagnoli di Napoli: un veterano americano, che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la seconda guerra mondiale, torna a Napoli all’inizio degli anni 70 per riprendersi il figlio, ma scopre che fa il contrabbandiere ed ha vissuto con un altro padre, che è un boss della malavita.
Il film è ambientato nel 1971, a Napoli c’è la Base Nato, la presenza degli Americani è ancora numerosa e la città vive di contrabbando e prostituzione.
Sta nascendo la società dei consumi: gli Stati Uniti, dopo la libertà, stanno insegnando all’Europa l’importanza della merce e il desiderio per gli oggetti, soprattutto quelli irraggiungibili, che vengono dall’altra parte dell’oceano.
 
Dean Barry è un uomo alla deriva, vittima della guerra e della solitudine: prova a ritrovare la sua umanità, cercando di costruire la relazione con suo figlio, di recuperare il tempo perduto, di pulire il proprio passato.
Come Ulisse ha fatto la guerra, e come lui cerca una casa dove tornare. Ma la nostalgia è l’impossibilità del ritorno: tornare in un luogo e scoprire che non esiste più, perché non ci sono più le relazioni umane che hai abbandonato. L’unica esperienza possibile è la coscienza del tempo, il riaffiorare della memoria, la contemplazione del ricordo.
 
Padre e figlio sono entrambi conseguenza della guerra. Questo li accomuna. La guerra, in ogni epoca, colpisce di più chi la subisce, piuttosto che chi la fa: le donne, i figli, quelli che devono sopravvivere e trovare una possibilità di futuro dalle macerie del passato.”

 

A questo punto non ci manca che il trailer ufficiale !!

 


 

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