Il castello nel cielo

Domenica 6 maggio “Il castello nel cielo” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.

Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.

Non perdete inoltre questo articolo su Miyazaki per conoscere l’arte del maestro giapponese e dei suoi lungometraggi (editi o non editi in Italia).

 

 

Dati Tecnici
Regia: Hayao Miyazaki
Durata: 124 min

 

Trama del film
Un ragazzo di nome Pazu, orfano e apprendista in una miniera, scopre un giorno una misteriosa ragazza che sembra discendere lentamente dal cielo. La ragazza, svenuta, porta al collo uno strano medaglione, fatto di una pietra scintillante. Presto, Pazu scoprirà che tanto l’esercito quanto i pirati sono sulle tracce della giovane Sheeta, la quale sembra avere la chiave d’accesso per la leggendaria città di Laputa, regno incantato che fluttua nel cielo.”

 

Trailer
http://www.youtube.com/watch?v=J357OoT10sM

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  1. Annafranca Geusa scrive:

    In una sala rumorosa, piena di bambini vocianti, popcorn, buste che si aprono, la ”misura” della poesia e dell’incanto la si può valutare nei momenti sempre più lunghi in cui nella sala esplode il silenzio: bocche, mani, occhi ipnotizzati! E tanti momenti così hanno segnato l’ennesimo capolavoro di Miyazaki: il silenzio e lo stupore dai più piccoli in su!
    Esplosioni di colore, vertiginose sequenze e fantastiche ambientazioni hanno scandito la storia della tenera amicizia tra Sheeta e Pazu, della protezione e dell’affetto spontaneo e reciproco di due creature pure e semplici, dei loro sogni e del senso di lealtà e responsabilità, tra personaggi grotteschi e umani e umani benvestiti e assetati di potere, tra gente semplice e soldati inquadrati e votati al martirio da ottusi generali, e, come ci insegna Miyazaki, evitando di fermarsi alle prime apparenze ma conoscendo e scoprendo in qualcuno la parte buona, in altri la malvagità nascosta che verrà sconfitta dalla cooperazione e dalla forza dei più nobili sentimenti compresa la disponibilità al sacrificio per il bene dell’umanità.
    E anche questa volta sono uscita dalla sala in uno stato di grazia, tra la gioia degli occhi, delle orecchie, con la musica che accarezzava la magia delle immagini, e dell’animo.

  2. Stefano Chiesa scrive:

    Un altro capolavoro firmato Mizayaki !!!
    “Laputa – Il castello nel cielo” nei suoi 124 minuti (passano pero’ come un lampo appena il ritmo inizia a salire) racchiude tutti i temi piu’ cari al maestro giapponese, l’etica del lavoro, il rispetto per gli anziani, l’amicizia, l’amore, l’ecologia, la fiducia che un mondo migliore piu’ vicino alla natura possa esistere.
    Ogni volta l’ambientazione e le trovate di sceneggiatura, ma sopratutto degli ambienti liberano la mia fantasia e mi sembra di essere catapultato in un mondo davvero fantastico, fatto di caverne, di ferrovie sospese nel vuoto, di aereo-navi dalla meccanica stile Jules Verne (che sicuramente ha influenzato molto Miyazaki), di città sospese nel cielo rete da radici e alberi giganti.
    Insomma e’ un effetto pari a quando da piccolo leggevo l’”Isola del Tesoro” o “Dalla Terra alla Luna” e l’immaginazione costruiva dei mondi meravigliosi dove poteva accadere davvero di tutto.
    I disegni sono come sempre magici (anche se nei successivi film, ad esempio “La città incantata”, saranno ancora piu’ favolosi) e anche il doppiaggio non se la cava male.
    Consigliato per grandi e per piccini, l’importante e’ che abbiate ancora la voglia di sognare.
    P.S. Da questo lungometraggio e’ stato poi tratto, rimulando opportunamente la trama e l’ambientazione storica, l’anime “Nadia e il mistero della pietra azzurra”.

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