C’è un confuso brusio di parole, proprio come in un set cinematografico prima del ciak, e macchie di colori e profumi.
Dove ci troviamo? Ecco, il brusio si placa rapidamente come un’onda che ritorna in mare, i colori si stemperano in una sola tinta indefinibile: silenzio, inizia il film…
Ma il vero film sappiamo bene che è fatto da ognuno di noi. Provate a voltarvi durante una proiezione e “guardare il film” sui volti stupiti, frementi, addolorati degli spettatori, anzi delle persone: mille sceneggiature in un unico film.
Ognuno di noi trova parte di se stesso nel personaggio o nella musica o nella storia. In qualche modo è ciò che siamo stati o che avremmo voluto essere almeno in un momento della nostra vita, che volevamo dire, fare… baciare.
In questa chiave, nessun film può essere considerato un brutto film, perché una pellicola vive attraverso le emozioni che una persona muove individualmente. Un film è molto più di una bella trama, un bravo attore, ottima fotografia, musica azzeccata; un film è quello che sei, che vorresti o non vorresti mai, e ridi e piangi proprio per questo.
E’ così che chiediamo ai nostri lettori di esprimere una preferenza sui tre migliori film della propria vita, con questa voglia di raccontarsi e raccontarcelo, perché quella sua emozione diventi anche nostra.
Continuiamo questa rubrica con le parole e le emozioni di Elena Costa (la commentatrice più assidua del nostro sito !!!) e i suoi tre film preferiti.
Il paziente inglese
Uno dei miei preferiti in assoluto… “Il paziente inglese” (1996) regia di Anthony Minghella con Ralph Fiennes ecc.. Tratto dal bellissimo romanzo dello scrittore canadese Michael Ondaatje. Un film pluripremiato e per me straordinario. Non narro la trama che sicuramente conoscete, se no c’è wikipedia…Ma vi racconto che questo film è per me stupendo per la storia, romantica e avvincente, la passione che erompe ovunque, i paesaggi del Tassili (in realtà le parti di deserto sono state girate in Tunisia…), le avventure archeologiche, la bravura degli attori, la fotografia e le musiche…..
E’ legato anche ad un ricordo personale. Mi sentivo sola più che mai in quel periodo e ho iniziato ad andare al cinema da sola. Questo segnò per me la forza di reagire alla vita e di fare le cose per me, senza bisogno di altri…piangevo nella poltrona per la trama e forse sulla mia vita….Poi rividi questo film altre volte…credo che sia uno di quei films che io abbia visto di più in assoluto.
Lo adoro e ancora potrei rivederlo… L’altro stimolo positivo che mi diede fu…partire per quel meraviglioso deserto e studiare tutta quella parte etno archeologica….!
Puerto Escondido
Il mio secondo film è sicuramente una brillante commedia: “Puerto Escondido” (1992) regia di Gabriele Salvatores, tratto dall’altrettanto spassoso romanzo omonimo di Pino Cacucci. Abatantuono, Bisio, Golino ecc… La mitica storia di una fuga in Messico alla ricerca di una nuova vita.
Una specie di “on the road” sudamericana naif….Un bellissimo film che poi mi ha fatto partire, non solo per uno straordinario viaggio in Messico, ma proprio anche fino a Puerto Escondido, che esiste veramente, dove ho passato alcuni giorni memorabili proprio nei luoghi di questo set!
Gandhi
Il mio terzo film mi porta in un paese che adoro, l’India, con “Gandhi” (1982) regia di Richard Attenborough, con uno straordinario Ben Kingsley.
Ha dominato gli Oscar nel 1983, 8 statuette! La biografia di un grande della storia e le vicende politiche di un paese unico al mondo. Mi sono forse innamorata dell’India con questo film, ero ragazza…poi sono partita per ben 4 viaggi in questa meraviglia!
Tutti e 3 i films che ho scelto hanno come background il viaggio, che mi contraddistingue sicuramente.
Queste le parole e i ricordi cinematografici di Elena. Non siate timidi, mandateci anche i vostri contributi, vi aspettiamo su questa rubrica per fare un emozionante salto nel passato !!!