Mercoledì 3 luglio “Salvo” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.
Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.
Dati Tecnici
Regia: Antonio Piazza e Fabio Grassadonia
Con: Luigi Lo Cascio, Saleh Bakri, Sara Serraiocco e Giuditta Perriera.
Durata: 103 min
Trama del film
“Salvo, killer di mafia a Palermo, uccide davanti agli occhi di Rita i fratelli della ragazza. Lei è cieca dalla nascita, ma il drammatico evento è causa di un miracolo: Salvo, disturbato dagli occhi di Rita che lo fissano senza vederlo, li chiude con le mani coperte di sangue e quando lei li riapre vede per la prima volta. Da quel momento i due vivranno isolati in un magazzino abbandonato, ma la nuova situazione li renderà consapevoli del bisogno di una vita diversa e libera per entrambi. Ma niente potrebbe essere più pericoloso.”
Salvo, a parer mio, è un film affascinante, si rimane travolti dai suoni,rumori, intensi sguardi e immagini che esprimono e lasciano emozioni che acquistano senso e forma per lo spettatore.
Il film pur non avendo grandi colossi produttivi alle spalle è riuscito, per la potenza delle immagini e i contrasti della trama violenza/sentimento, mafia/libertà, morte/vita ad entrare, “in punta di piedi” nel panorama cinematografico.
Una trama di violenza,mafia e sentimento, offertaci dalla forza delle sequenze del film eseguite ed interpretate con stile, eleganza e maestria.
Strano il destino che unisce i due film italiani che hanno aperto e chiuso questa stagione cinematografica entrambe due opere prime sofferte, entrambi vincitori virtuali dei festival ai cui hanno partecipato ed entrambi parlano di due destini che si incrociano nello sfondo malavitoso dell’Italia del sud……è questo quello che unisce Salvo con L’intervallo…..
Nel caso specifico la storia produttiva di Salvo è decisamente travagliata, prima una menzione speciale ai Solinas poi trasformata nel corto Rita e infine grazie a una questua produttiva ecco arrivare sugli schermi Salvo.
Il protagonista che da il titolo al film è un killer della mafia che dopo una mattanza nei confronti di un clan rivale non riesce ad uccidere la sorella cieca del capo…..anzi dallo shock la ragazza acquista miracolosamente la vista e questo evento legherà e segnerà in maniera drastica le loro vite.
La forza del film del duo Grassadonia/Piazza sono quei 20 minuti iniziali folgoranti con un lunghissimo piano sequenza che toglie il respiro dove gli occhi sono i veri protagonisti…..quelli di Salvo sempre in primo piano, glaciali quasi senza espressione…..quelli bui di Rita è attraverso il suo viso e gli altri sensi che viviamo l’angoscia della ragazza con i suo olfatto sentiamo la presenza del killer e con il suo udito sentiamo quanta violenza c’è intorno……
Dopo tutto questo, quando la storia inizia a prendere corpo il film si “normalizza”…..lo metto tra le virgolette per evidenziare la difficoltà a volare verso certe vette di stile iniziali….quindi si incanala come una sorta di western metropolitano dove questo cavaliere della valle solitaria combatterà con pochissime parole e violentissimi fatti per difendere la nuova vita di questa ragazza….per certi versi Salvo ricorda il Ryan Gosling di Drive.
Possiamo dire che i ragazzi promettono bene……sanno scrivere bene e rappresentare altrettanto…..diciamo che il film è scemato nel tempo per eccessiva timidezza……
Consiglio per l’opera seconda di osare di più…..ed è un consiglio che estendo ai produttori del nostro cinema, visto che quest’anno le opere prime di grande valore sono state diverse…..
Voto 7+